Elliott Sharp: Orchestra Carbon—RHEO~UMBRA

Elliott Sharp: Orchestra Carbon—Rheo~Umbra

“Schattenflut”: così tradurrei il titolo non convenzionale di questo brano che ho composto per l’Orchestra Carbon nel 1997 – e così descriverei anche i movimenti musicali che vi compaiono.

Rheo~Umbra ha sette parti; In essi si sovrappongono passaggi composti, esecuzioni d'insieme controllate algoritmicamente e improvvisazioni soliste. Uno degli esperimenti algoritmici del pezzo è l'"impulso additivo transitorio": un accento di batteria e i suoi effetti collaterali si trasformano in un groove pulsante. Lavoro anche con la tecnica dell'hoquetus (una melodia viene “tagliata” e divisa in diverse voci), e realizzo ostinati da alcune frasi che si sovrappongono e cambiano nel tempo.

Vorrei tradurre gradualmente l'identità orizzontale di toni e linee in verticale. Per la coesione formale, è importante per me seguire un concetto generale per il suono: due tastieristi suonano campioni che ho registrato io stesso - con speciali tecniche di esecuzione su sassofono soprano e clarinetto basso, e con una serie di suoni sul lastre (questi campioni vengono poi combinati con lastre suonate dal vivo).

Ho costruito le lastre nel 1982. Sono strumenti bassi orizzontali a quattro corde e ponte scorrevole (per diverse intonazioni); hanno pickup su entrambe le estremità, con uscite separate (per ottenere un suono stereo). Ci sono tre copie che uso in modo molto diverso: in formazioni Carbon più piccole, nell'esecuzione Larynx di Orchestra Carbon (a volte tutte e tre contemporaneamente) e in vari progetti solisti. Quando stavo lavorando con un pitchrider IVL per la mia performance da solista Virtual Stance nel 1986 - tono per tono migrato tramite l'interfaccia MIDI a un campionatore (prima un Ensoniq Mirage, poi un Roland 330) - ho compilato un catalogo completo di suoni slab per fermare doversi portare dietro questo strumento ingombrante e facilmente provocabile.

Ma alcuni dei suoi suoni semplicemente non possono essere riprodotti con un campionatore, e per molto tempo ho pensato a una composizione in cui queste peculiarità si manifestassero. Fatta eccezione per la lastra, in questo pezzo suono una chitarra elettrica fretless. È uno strumento speciale per me; Li ho comprati come importazione economica da Norma nel 1973. Ho rimosso i tasti da solo.

Il brano che presento qui con Orchestra Carbon è un'estensione di una versione per quintetto. Zeena Parkins, David Weinstein, Marc Sloan e Joseph Trump sono stati instancabilmente in tournée con me e lo spettacolo dall'autunno del 1992, in Europa, Giappone e Stati Uniti. Ognuno di loro ha il proprio modo di realizzare i miei desideri compositivi e - al livello successivo - di improvvisare, fare un commento personale e dedurre cose che non sono scritte nella partitura.

Ho anche lavorato a lungo con il Soldier String Quartet, che può essere integrato in altri ensemble in termini di suono. Qui il quartetto suona nella strumentazione David Soldier e Sara Parkins (violini), Judith Insell (viola) e Rufus Cappadocia (violoncello). Inoltre, due virtuosi del clarinetto basso contribuiscono con il loro incomparabile materiale armonico e melodico: Tim Smith ed Evan Spritzer.

Rheo~Umbra ha avuto la sua prima dal vivo la sera del 13 marzo 1997 alla Knitting Factory di New York. Il pezzo è stato suonato due volte; Bryce Goggin ha realizzato una registrazione digitale di 16 tracce, che è stata poi mixata allo Studio zOaR. Vi presentiamo qui la seconda manche, completamente priva di tagli. Il CD originale dei Rheo~Umbra è stato pubblicato dalla mia etichetta zOaR in edizione limitata di 300 copie firmate e numerate, con copertina in carta di riso italiana fatta a mano.

(Traduzione: Michael Herrschel)