Programma:
Pietro Ruzicka (* 1948)
, CICLO CONTINUO (2017) 16:13
per tromba (flicorno), tromba piccola e orchestra
Commissionato da musica viva / Bayerischer Rundfunk
prima
, ...ISOLE SENZA CONFINI... (1994 / 1995) 23:48
per violino, coro da camera e orchestra
CINQUE PAUSE (1984-1987) 12:48
Per orchestra
, Nr. 1 02:18
, Nr. 2 02:00
, Nr. 3 03:18
, Nr. 4 03:16
, Nr. 5 01:56
FUGA (2014) 17:18
Sei passaggi per orchestra
, passaggio 1 02:26
, passaggio 2 02:44
, passaggio 3 03:30
, passaggio 4 03:34
, passaggio 5 02:18
, passaggio 6 02:46
Tempo di gioco totale: 71:00
Carolin Widmann, violino
Sergei Nakariakov, tromba
Giuliano Sommerhalder, tromba piccola
Consorte vocale Berlino
Regia di Ralf Sochaczewsky
Orchestra sinfonica di Bayerischen Rundfunks
sotto la direzione di Peter Ruzicka
Press:
Il 21 ottobre 2019 Paco Yáñez ha scritto:
[...]
Las tomas de sonido, come hemos avanzado a lo largo de esta reseña, son estupendas, de una calidad impresionante por su naturalidad, dettagliata en la captación de los rangos dinámicos de cada instrumento y espacialización, además de que se recupera (como en buena Part della serie Ruzicka in NEOS) in doppio formato SACD/CD. L'edizione è, in questa sede, ricca di materiale grafico, centrato nelle notazioni, nuovo, carico dell'esperto ruzickiano Habakkuk Traber, además de en las biographies de los interpretes aquí reunidos, incorporando, a mayores, el poema de Paul Celan en el que se basa… ISOLE SENZA CONFINI…
Dirk Wieschollek ha scritto nel numero di ottobre 2019:
[…] Il 33° episodio di musica viva documenta un concerto brillantemente eseguito con eccezionali opere orchestrali recenti e più antiche, con lo stesso Ruzicka sul podio. Include la prima di “Loop” (2017), un doppio concerto apparentemente di routine per tromba e tromba piccola, caratterizzato da movimenti inquieti e commoventi. Nessun paragone con l'emozionante complessità di “… Insel, Randlos…” (1994/95), qui con una favolosa Carolin Widmann. Le diverse sfere sonore del violino solista, del coro e dell'orchestra si penetrano a vicenda in modo sublime o si respingono violentemente in un'ampia varietà di colori e idiomi stilistici. I furiosi “Cinque Frammenti” (1984/97) contengono anche profonde riflessioni sulla tradizione, che non solo portano alla ribalta Gustav Mahler nel tono di adagio del terzo pezzo. […]