Luigi Nono

Komponista

Biografia:

Luigi Nono nacque come figlio dell'ingegnere Mario Nono (* 1890; † 1975) e di sua moglie Maria (* 1891; † 1976; nata Manetti). Proveniva da un'antica famiglia veneziana; i suoi genitori gli diedero il nome di un nonno che fu un importante pittore della scuola veneziana del XIX secolo. Come studente liceale ricevette lezioni di pianoforte e nel 19 divenne allievo esterno di composizione con Gian Francesco Malipiero presso il conservatorio dell'Accademia musicale Benedetto Marcello di Venezia. Su richiesta del padre, dopo essersi diplomato al liceo nel 1941, studiò giurisprudenza a Padova. Completò gli studi diplomandosi nel 1942, e nello stesso anno conobbe Bruno Maderna, dal quale prese lezioni private di composizione. Entrambi frequentarono un corso di direzione d'orchestra con Hermann Scherchen nell'ambito della Biennale di Venezia nel 1946, che Nono accompagnò poi in una tournée di concerti a Zurigo e Rapallo. Attraverso Scherchen Nono ha avuto accesso alla tradizione musicale del mondo di lingua tedesca, in particolare alla musica e al pensiero musicale della Seconda Scuola Viennese.
 
Nel 1955 sposò Nuria Schönberg (nata nel 1932), che aveva conosciuto l'anno precedente ad Amburgo alla prima dell'opera Moses and Aron di suo padre Arnold Schönberg. La coppia ebbe due figlie, Silvia (* 1959) e Serena Bastiana (* 1964).
 
Nel 1950 partecipò per la prima volta ai corsi estivi di nuova musica di Kranichstein/Darmstadt, dove le sue Variazioni canoniche su una serie dell'Op. 41 di Schönberg furono eseguite in prima assoluta sotto la direzione di Scherchen. Partecipò regolarmente a questi corsi fino al 1960, dove furono eseguite complessivamente sette sue composizioni; dal 1957 al 1960 vi lavorò anche come docente. Insieme a Karlheinz Stockhausen, che incontrò per la prima volta a Darmstadt nel 1952, e Pierre Boulez, che conobbe un anno dopo durante un soggiorno a Parigi in compagnia di Scherchen, era considerato uno dei massimi rappresentanti della nuova serialità. musica della cosiddetta Scuola di Darmstadt degli anni '1950.
 
Nel 1952 Nono aderì al Partito Comunista Italiano, dove fu attivo per tutta la vita a livello locale e nazionale. Dal 1969 era in corrispondenza con il collega di partito e poi presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano, che mentre studiava giurisprudenza aveva scritto recensioni di teatro e musica, e con lui aveva discusso principalmente questioni politiche. Mentre Nono era impegnato a favore di Cuba e della rivoluzione e difendeva il Terzo Mondo, Napolitano si concentrava maggiormente sulla distensione Est-Ovest.
 
Inizialmente, i suoi pezzi erano spesso caratterizzati da un'elevata densità e volume, che talvolta raggiungevano la soglia del dolore. Nono diffuse idee umane, politiche e di lotta di classe attraverso i mezzi della nuova musica. Dagli anni Sessanta in poi, esempi di impegno sociale e politico includevano sempre più brani sull’intolleranza e la violenza contro i rifugiati (Intolleranza, 1960/1960), sulle conseguenze di una guerra nucleare (Sul ponte di Hiroshima, 61), sull’alienazione e sul peso del capitalismo mondo del lavoro (La fabbrica illuminata, 1962), l'Olocausto (Ricorda cosa ti hanno fatto ad Auschwitz, 1964), la guerra civile spagnola (Epitaffio a Federico Garcia Lorca), la resistenza antifascista (Il canto sospeso), o lo studente rivolta della fine degli anni '1965 (Musica -Manifesta n.1960). Tuttavia, la sua elaborazione musicale di questi complessi tematici utilizzava costantemente i mezzi della nuova musica e non le idee musicali del realismo socialista. Successivamente Nono tese maggiormente verso un sottile ritiro lirico come: B. nel quartetto d'archi Fragments – Stille, An Diotima. Dal 1 in poi, a partire dalla sua prima composizione su nastro Omaggio a Emilio Vedova, si dedicò all'interesse e alla ricerca sulle possibilità dell'elettronica nella musica, che continuò fino alla sua morte. Nono iniziò a lavorare nello studio sperimentale di Friburgo della Fondazione Heinrich Strobel. Alcune delle opere create lì sono al limite dell'udibile.
 
Negli anni '1970 Nono incontra il filosofo Massimo Cacciari, con il quale lavorerà a stretto contatto negli anni successivi. Cacciari ha fornito anche il materiale testuale per Prometeo. Tragedy of Hearing (1984), l'ultimo grande progetto di teatro musicale di Nono insieme.
 
Luigi Nono, secondo la famiglia, era stato recentemente ricoverato in ospedale per una malattia al fegato, morì l'8 maggio 1990. È sepolto nel cimitero di San Michele a Venezia.

Un Pierre. Dell'azzurro silenzio, inquietum – …sofferte onde serene… – Omaggio a György Kurtág – Con Luigi Dallapiccola:

Risonanze erranti – Post-prae-ludium per Danubio:

Guai ai gelidi mostri – Quando stanno morendo. Diario polacco n.2:

Posta un commento

Carrello